
Castello di Pomerio
Il Castello di Pomerio conserva l’antica posizione sul tracciato di quella che è stata un’importante strada romana della “Gallia Cisalpina” che collegava tra loro Como, Lecco, Bergamo e Brescia. Il dominio romano aveva offerto protezione alle correnti migratorie dal settentrione, ma dal terzo secolo in poi i “barbari” si affacciano alle frontiere. Nel 568 d.C. ci fu l’invasione dei Longobardi, nell’Insubria, che da allora divenne Longobardia o Lombardia. Nel 774 d.C. ultimo re dei Longobardi fu Desiderio, sconfitto da Carlo Magno, re dei Franchi che dominarono fino all’888 d.C. quando la corona di Italia toccò a Berengario I, duca del Friuli: le guerre chiamarono in Italia Ottone I re di Germania (951 d.C.), eletto successivamente imperatore.
Il dominio degli imperatori tedeschi durò fino al 1268. Si consolidò il sistema feudale, sorto ai tempi dei Longobardi e approvato da Carlo Magno.
Alcuni documenti parlano di una fortezza che, parrebbe essere proprio il Castello di Pomerio, il figlio di Carlo Magno utilizzò come sua base militare.
A segnare la storia di Pomerio e del suo castello fu la battaglia di Carcano nel 1160 contro il Barbarossa di cui ogni anno si festeggia la rievocazione storica.
Oltre a ciò ci piace ricordare che: “solo le città con un pomerium potevano essere definite Urbes e quindi entità consacrata agli dei. Le fortezze lungo le Mura o sui tracciati di collegamento svolgevano funzione di ristoro e di ospitalità ai viandanti ed il Castello di Pomerio vuole esserlo tutt’ora”.
In epoche più recenti tra il Settecento e l’Ottocento, il Castello è stato trasformato in filanda dai nobili Corti, titolari di una prestigiosa fileria serica. Al centro della Corte d’Onore echeggiano infatti due splendidi gelsi secolari a testimonianza di quel periodo storico.